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Ramaria largentii (Ramaria di Largent)
 

Specie tipica dei boschi di conifere, in zone montane, dove compare già dai primi giorni di luglio, sino alle prime gelate autunnali. Può raggiungere i 25 cm.d'altezza.
Come la maggior parte delle Ramarie gialle, la sua determinazione è estremamente ardua.
È leggermente tossico; provoca disturbi gastro-intestinali.


 



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Fomitopsis pinicola
 

È solitamente presente, tutto l'anno, nelle conifere, più raramente nelle latifoglie e causa seri danni alle piante sulle quali s'insedia.
A forma di mensola, di colore nocciola scuro lucente, con sfumature rose. Presenta sempre il margine più chiaro.

 

Carne molto soda, legnosa, ogni anno aggiunge uno strato di tubuli nella parte inferiore del carpoforo.

 



43
Hydnotria cerebriformis
 

Un raro fungo ipogeo.
Emerge dal terreno dopo un qualche smottamento dovuto ad abbondanti precipitazioni.
Il carpoforo di colore rossastro con venature più chiare è costituito da una serie di meandri cerebriformi.

 

 

 



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Gomphus clavatus (Orecchio di porco, Cantarello clavato)
 

È un fungo che si riconosce con estrema facilità per il suo colore lilla-violaceo, uniforme per tutto il fungo.
Compare in estate-autunno in gruppi di numerosi esemplari nei boschi di abete.

 

È un fungo di buona commestibilità, se si raccolgono gli esemplari giovani e sani, mentre nei funghi maturi il gusto tende all'amarognolo.
Si presta ottimamente alla preparazione dei funghi sott'olio.

 



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Craterellus cornucopioides (Trombetta dei morti)
 

Lo si incontra nella tarda estate ed in autunno inoltrato nei boschi sia di latifoglie che di conifere. Vive in colonie formate da decine d'individui.
Cappello poco carnoso, leggermente cartilagineo a forma d'imbuto con l'orlo irregolare. Con il tempo umido o piovoso si presenta con una colorazione più intensa grigio-ardesia scura.

 

Odore e sapore gradevoli. È un commestibile ricercato, che si presta ottimamente ad essere essiccato, quindi polverizzato; in questo modo è utilizzato ad uso condimento e il suo profumo ricorda i tartufi, caratteristica questa che gli è valso il nome di "tartufo dei poveri".

 



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Cantarellus lutescens (Cantarello giallo, Finferle)
 

Compare verso la fine dell'estate e predilige i boschi ombrosi e freschi di latifoglie e di conifere, cresce tra il muschio a volte in folte colonie.
È un piccolo fungo dalla consistenza membranosa e dall'odore gradevole di frutta, l'orlo del cappello è ondulato e arricciato.

 

È un buon commestibile e si presta ad essere essiccato.
È considerato un fungo contaminato da Cesio. Essendo un saprofita, presenta il suo micelio in prossimità della superficie del terreno e di conseguenza è stato soggetto ad un maggiore assorbimento di particelle radioattive derivanti dall'incidente di Chernobyl. Tuttavia, in considerazione del suo modesto consumo, non presenta un pericolo per il consumatore.

 



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Cantharellus cibarius (Giallini)
 

È il fungo più conosciuto in tutto il territorio alpino, dove vive a gruppi di numerosi esemplari disposti spesso in circolo, sia nei boschi di latifoglie che di conifere.
Si presenta già dalla fine della primavera e continua sino all'autunno inoltrato.

 

È un ottimo commestibile. Vanno raccolti preferibilmente gli esemplari giovani perche più digeribili e gustosi, mentre vanno scartati quei funghi pregni d'acqua perché alterati. Si presta ad essere essiccato, dopo averlo affettato. Con il giallino si preparano gran parte delle pietanze della cucina alpina.

 



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Lycoperdon perlatum (Peto de can, vescia)
 

Cresce solitario e a gruppi, talvolta in cerchi su terreni ricchi di humus.
Compare da giugno sino a novembre nei boschi montani e nelle radure aperte.
La carne è bianca e spugnosa negli esemplari giovani, in seguito tende al giallo-verdastro e si fa più tenace, quindi si apre alla sommità per permettere l'espulsione delle spore.

 

È una specie commestibile, vanno raccolti solo gli esemplari immaturi con la carne ancora bianca, come del resto per tutte le vesce.

 



49
Lycoperdon piriforme (Vescia a forma di pera)
 

Cresce sul legno e forma dei gruppi numerosi di decine d'esemplari su vecchie ceppaie marcescenti.
Si rinviene dalla fine della primavera sino a novembre.

 

È certamente un commestibile mediocre, si devono raccogliere solo gli esemplari giovani con la carne ancora bianca.

 



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Calvatia utriformis (Vescia cesellata)
 

La Vescia cesellata si presenta a volte con numerosi esemplari nei prati e pascoli alpini già dall'inizio dell'estate, sino al tardo autunno.
A maturità la sua carne tende all'ocra, e successivamente al bruno-olivastro, sino a trasformarsi in una finissima polverina (spore) che si disperderà con il vento.

 

È fungo mangereccio d'apprezzabile commestibilità, vanno raccolti solo gli esemplari giovani, quando la loro carne è ancora bianca e soda.