Diploma delle Abbazie Italiane
 
 
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CHIESETTA DI SAN LORENZO AL COLLE

DAI-VN0635

SUSIN (BL)

 JN66AD

vedi posizione

 

 

Attivazione effettuata il 15 Settembre 2012

 

Susin è una frazione di Sospirolo che dista mezzo chilometro dal capoluogo e si trova a 475 metri di altitudine.

La chiesetta, pur essendo d’impianto molto antico, risulta documentata solo a partire dal 1600, grazie alle descrizioni che ne vengono fatte negli “Acta Visitalia” redatti dai Vescovi in visita pastorale.

In base a queste descrizioni è possibile ricostruire a grandi linee la storia e la struttura architettonica delle varie chiese. La chiesetta di San Lorenzo era pressoché coincidente con quella che attualmente vediamo e che bene si inserisce nella tipologia locale. La piccola aula, di forma rettangolare, era coperta da capriate lignee con struttura a vista, in luogo dell’attuale volta ribassata intonacata, ed era dotata di pavimento a tavole di legno, mentre l’altare era collocato all’interno di una piccola abside sul lato orientale, secondo l’orientamento canonico.
Anticamente le pareti interne erano completamente ricoperte di affreschi, che non è più possibile ammirare in quanto lo stato di fatiscenza in cui hanno versato nei secoli, soprattutto a causa dell’umidità e degli agenti atmosferici li hanno resi illegibili.

Lorenzo, della cui vita si sa poco, era nato a Huesca nel 225. A Roma fu uno dei sette diaconi al servizio della Chiesa ed assistente del Papa Sisto II nella celebrazione dei riti ed amministratore delle offerte fatte alla Chiesa.

Durante la persecuzione voluta dall'imperatore romano Valeriano nel 257, che ordina la messa a morte di vescovi e preti e che vede decapitato lo stesso Papa Sisto II, il prefetto imperiale ferma anche lui, chiedendogli di consegnare i tesori della Chiesa. Lorenzo, allora, distribuisce ai poveri le offerte di cui è amministratore e poi compare davanti al prefetto e gli mostra la moltitudine dei malati, storpi ed emarginati che lo accompagna, dicendo che quelli sono i tesori della Chiesa. Allora viene messo a morte anche lui.
E un antico scritto di Sant’Ambrogio, precisa che è stato bruciato sopra una graticola, ma vi sono molti dubbi e molto probabilmente è stato decapitato come tutti gli altri. Tuttavia la scena della graticola è rimasta nel ricordo corrente ed ha stimolato la fantasia di molti artisti dei secoli successivi.

A partire dal IV secolo Lorenzo è stato uno dei martiri più venerati nella Chiesa di Roma.
Nella piccola e antichissima chiesetta di San Lorenzo venne trovato, in occasione di un restauro avvenuto nel 1857, un cofanetto contente alcune reliquie che poi misteriosamente scomparvero.

San Lorenzo è considerato patrono di bibliotecari, cuochi, librai, pasticcieri, pompieri, rosticceri, lavoratori del vetro e dei Diaconi e viene comunemente rappresentato con una graticola in mano, a simboleggiare l’atroce martirio subito a Roma il 10 agosto del 258.

La liturgia lo festeggia il 10 agosto, data del suo martirio. 

 

La Chiesetta isolata sul colle La facciata L'interno La pala d'altare

 

 


 

 

 

 

 


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