Diploma delle Abbazie Italiane
 
 
 


 

CHIESETTA DI SAN LIBERALE

DAI-VN0759

MARSIAI (BL)

JN56XCB

vedi posizione

 

 

 Attivazione effettuata il 28 Luglio 2015

 

Marsiai è una frazione, composta da poche case, del comune di Cesiomaggiore che dista circa 2,5 chilometri dal capoluogo e che sorge a 383 metri sul livello del mare.

La chiesetta è citata per la prima volta nella visita pastorale del Vescovo Rovellio del 1585 tuttavia, successivamente il Vescovo Gera, nel 1664, negli atti visitali scrive che la chiesetta era stata fondata dal suo predecessore Torresino Da Corte nel XIII secolo. In seguito fu completamente ricostruita in epoca imprecisata, con lo spostamento sia della porta d’ingresso da ovest a nord sia del presbiterio.
All’interno presenta il soffitto della navata piano e quello del presbiterio a crociera. L’altare, in legno intagliato e dipinto, è stato spostato secondo le attuali norme liturgiche. La pala è un trittico seicentesco raffigurante al centro la Madonna con Bambino ed ai lati San Liberale e San Vittore.

Una leggenda, racconta che Liberale, nato ad Altino da famiglia appartenente all'ordo equester, fu educato nella fede cristiana da Eliodoro, primo vescovo della città. Allo studio della dottrina cristiana, alle preghiere prolungate e alle dure mortificazioni della carne egli univa l'assistenza ai poveri e agli ammalati e l'azione vigorosa per sostenere il coraggio dei credenti, convertire i pagani e gli ariani e opporsi alle loro prepotenze.
Crescendo l'opposizione dei pagani e degli ariani, Eliodoro affidò la sua sede al vescovo Ambrogio e si ritirò nelle isole della laguna. Liberale, rimasto sulla breccia, dopo qualche tempo, preoccupato dell'incapacità di Ambrogio a tener testa a pagani ed eretici, decise di andare alla ricerca di Eliodoro, ma volle prima chiedere lumi al Signore. Mentre pregava nella cattedrale s'addormentò e nel sonno gli apparve il suo angelo custode in forma d'uomo dall'aspetto risplendente, che lo incoraggiò e gli preannunciò vicina la morte. Liberale, visitate un'ultima volta le chiese della città e dei dintorni, andò a Castrazone dove c'era una chiesa dedicata a San Lorenzo. Poi, non trovando modo di raggiungere l'isola dov'era Eliodoro, si fermò là conducendo vita eremitica.
Colpito da grave malattia, poco dopo morì, il 27 aprile. Clero e popolo lo seppellirono in quella chiesa entro un'arca marmorea.
La sua tomba è a Treviso, nella cripta della cattedrale.

Il culto di San Liberale a Treviso è attestato a cominciare dal 1082, in un crescendo di testimonianze monumentali ed archivistiche fino alla fondazione della Confraternita di San Liberale da parte del beato Enrico di Treviso, nel 1360 o nel 1365.
Fin dal sorgere del libero comune nel sec. XII Liberale, cavaliere di Altino, era stato proclamato patrono di Treviso, pur restando gli apostoli Pietro e Paolo titolari della cattedrale e dal 1199 anche di Castelfranco Veneto, fondato dai trevigiani.

La piú antica iconografia lo rappresenta vestito d'una lunga sottana simile al camice liturgico e d'una sopravveste più corta simile al colobion o alla tunicella o alla dalmatica. Invece nella figurina, scolpita intorno al sepolcro del b. Enrico di Treviso, è rivestito della clamide dei soldati. Giorgione nella celebre tela del duomo di Castelfranco lo rappresenta addirittura rivestito di corazza con in mano la bandiera della città.

La sua festa liturgica è il 27 aprile.

 

La chiesa nella piazza del paese La facciata

 

 


 

 

 

 

 


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