Quanto visibile in questa esposizione

è solo una minima parte del materiale a disposizione

a causa del limitatissimo spazio disponibile.

Si è cercato, pertanto,

di fissare i concetti più importanti

attinenti le caratteristiche delle conchiglie

riservando maggior spazio agli organismi

insediati nell'ambiente lagunare.






 

Le conchiglie hanno sempre attratto l'uomo,

sino dall'antichità più lontana.

Conchiglie sono state trovate, infatti,

abbastanza di frequente,

nei rifugi dell'uomo di Neandertal

ed in seguito, 15-20 mila anni fa,

vennero utilizzate per farne

dei monili o come materiale decorativo

e di uso religioso.

 

 

 

 

Schizzo della conchiglia di gasteropode, forata per farne un monile, ritrovata nella grotta di Lascaux.

Il cranio di questo uomo, ritrovato nella grotta di Grimaldi è adornato da molte conchiglie di gasteropodi.



 

Molto più tardi Cicerone ci dice,

che gli veniva raccontato,

come alcuni seri personaggi

quali Gaio Sapiente e Publio Cornelio Scipione Emiliano

andassero per le spiagge a raccogliere conchiglie.

Nella città di Pompei le più belle fontane

venivano impreziosite

con l'applicazione di belle conchiglie.

 



 

Nel Settecento la passione per le conchiglie crebbe

in virtù dei bellissimi esemplari esotici,

molto ornamentali,

procurati attraverso i commerci

con i Paesi dell'Estremo Oriente.

 

 

 

 

 

Tavole dell'Encyclopédie (1751-1772) di Diderot e D'Alambert raffiguranti conchiglie di mare.


 

Nell'Ottocento si avviò lo studio sistematico

della conchiologia

e da allora ogni anno un numero

sempre crescente di persone

si dedica alla raccolta, allo studio

ed alla collezione delle conchiglie.